In regards to the meaning of this song:
Before a live performance on the EP Five Stories Falling, Geoff states “It’s about the last time I went to visit my grandmother in Columbus, and I saw that she was dying and it was the last time I was going to see her. It is about realizing how young you are, but how quickly you can go.”
That’s the thing about Geoff and his sublime poetry, you think it’s about one thing, but really it’s about something entirely different. But the lyrics are still universal and omnipresent, ubiquitous, even. So relatable. That’s one thing I love about this band. I also love their live performances, raw energy and Geoff’s beautiful, imperfectly perfect vocals. His voice soothes my aching soul.
Binario tre un rapido con destinazione andar via
Per quelli che ci credono che spostarsi
Li salvi e comunque sia
Ma due militari su una panchina
Voglia di donna, voglia di casa, voglia ora
Il fante di spade fa l'occhiolino
Vive nei cessi e spesso le ha prese tante
E ancora
Dove fermano i treni
Parte un po' di vita
Da dove fermano i treni
E proprio là dove fermano i treni
Parte sempre un altro varietà
Parte sempre un nuovo varietà
Chi parte e chi arriva e chi viene lì solo a guardare
Protagonisti anonimi, sì, ma interpretazione reale
Un vagabondo nel suo cappotto
Brucia il giornale usato per letto
E fischia la Carmen
Uno nervoso in sala d'aspetto
È lì da giorni senza biglietto, piange
E dorme
Dove fermano i treni
Parte un po' di vita
Da dove fermano i treni
E proprio là dove fermano i treni
Parte sempre un altro varietà
Parte sempre un nuovo varietà
La cameriera del bar che ogni tanto ammira
Un panorama di Cuba su una cartolina
Poi asciuga il bicchiere ed il naso e sospira
Un juke box rovinato e buono da buttare
Suona sempre una vecchia canzone d'amore
Per un tipo con tanta moneta e qualcosa da ricordare
Poi c'è quella che prima chiede se hai da fumare
Poi ti chiede se hai voglia di fare l'amore
Ed infine ti prega di darle qualcosa sta, sta male
E sul vecchio cartello di Bitter Campari
Su colonne, vetrine ed ancora sui muri
Passi, metti la firma ed infine
Oh-eh, vai fuori
Parte un po' di vita
Da dove fermano i treni
E proprio là dove fermano i treni
Parte sempre un altro varietà
Parte sempre un nuovo varietà
Per quelli che ci credono che spostarsi
Li salvi e comunque sia
Ma due militari su una panchina
Voglia di donna, voglia di casa, voglia ora
Il fante di spade fa l'occhiolino
Vive nei cessi e spesso le ha prese tante
E ancora
Dove fermano i treni
Parte un po' di vita
Da dove fermano i treni
E proprio là dove fermano i treni
Parte sempre un altro varietà
Parte sempre un nuovo varietà
Chi parte e chi arriva e chi viene lì solo a guardare
Protagonisti anonimi, sì, ma interpretazione reale
Un vagabondo nel suo cappotto
Brucia il giornale usato per letto
E fischia la Carmen
Uno nervoso in sala d'aspetto
È lì da giorni senza biglietto, piange
E dorme
Dove fermano i treni
Parte un po' di vita
Da dove fermano i treni
E proprio là dove fermano i treni
Parte sempre un altro varietà
Parte sempre un nuovo varietà
La cameriera del bar che ogni tanto ammira
Un panorama di Cuba su una cartolina
Poi asciuga il bicchiere ed il naso e sospira
Un juke box rovinato e buono da buttare
Suona sempre una vecchia canzone d'amore
Per un tipo con tanta moneta e qualcosa da ricordare
Poi c'è quella che prima chiede se hai da fumare
Poi ti chiede se hai voglia di fare l'amore
Ed infine ti prega di darle qualcosa sta, sta male
E sul vecchio cartello di Bitter Campari
Su colonne, vetrine ed ancora sui muri
Passi, metti la firma ed infine
Oh-eh, vai fuori
Parte un po' di vita
Da dove fermano i treni
E proprio là dove fermano i treni
Parte sempre un altro varietà
Parte sempre un nuovo varietà
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Dove fermano i treni Lyrics as written by Luciano Ligabue
Lyrics © Warner Chappell Music, Inc.
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This song is written as the perspective of the boys in the street, as a whole, and what path they are going to choose as they get older and grow into men. (This is why the music video takes place in an orphanage.) The seen, and unseen collective suffering is imbedded in the boys’ mind, consciously or subconsciously, and is haunting them. Which path will the boys choose? Issac Hayes is the voice of reason, maybe God, the angel on his shoulder, or the voice of his forefathers from beyond the grave who can see the big picture and are pleading with the boys not to continue the violence and pattern of killing their brothers, but to rise above. The most beautiful song and has so many levels. Racism towards African Americans in America would not exist if everyone sat down and listened to this song and understood the history behind the words. The power, fear, pleading in RZA and Ghostface voices are genuine and powerful. Issac Hayes’ strong voice makes the perfect strong father figure, who is possibly from beyond the grave.
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This is a sequel to 2001's "Reckless Abandon", and features the band looking back on their clumsy youth fondly.